Così come accade per altri oggetti da collezione, anche i cellulari vintage attirano appassionati disposti a pagare cifre elevate per possederli. In particolare, gli smartphone rari con caratteristiche abbandonate nel tempo possono raggiungere valori elevati, anche oltre i 1000 euro. Spesso, questi modelli fanno parte di serie limitate e possono costituire un notevole guadagno se posseduti.
Smartphone rari: vi conviene aprire il vecchio baule della nonna!
Tra i cellulari più ambiti, si trovano senza dubbio i modelli degli anni ’90, quando avere un telefonino era un lusso per pochi. Questi dispositivi, dal funzionamento basilare e limitato a chiamate e messaggi, sono spesso dimenticati nei cassetti, ma possono essere tra i più ricercati dai collezionisti.
Primo tra tutti c’è l’Ericsson T28 del 1999, che con i suoi 81 grammi era il più leggero del periodo. Dotato di un piccolo display e uno sportellino frontale, il suo valore si aggira intorno ai 100 euro se funzionante e con accessori inclusi.
Il Nokia 3310 del 2000, conosciuto per la sua resistenza e il famoso gioco Snake, e il Nokia 8810 del 1998, caratterizzato da una scocca lucida e lunga durata della batteria, possono valere dai 40 ai 300 euro, a seconda delle condizioni e del funzionamento.
L’Apple iPhone 2G, lanciato nel 2007 da Steve Jobs, è una perla rara per i collezionisti. Nonostante sia obsoleto, se non funzionante può valere circa 300 euro, mentre se funzionante raggiunge i 1000 euro.
Infine, il Mobira Senator del 1981, primo telefono cellulare prodotto da Nokia per l’uso in auto, si distingue per il suo peso di 9,8 kg. Oggi, questo modello può valere oltre 1000 euro.