Gli smartphone di fascia alta con batterie rimovibili sono ormai introvabili sul mercato, e anche i dispositivi low cost ne sono privi. Il motivo principale non è la copia di Apple, ma piuttosto ragioni tecniche che hanno reso la batteria fissa più conveniente.
Il design degli smartphone è diventato più sottile, elegante e leggero grazie all’utilizzo di materiali di pregio come metallo e vetro. Per avere questi vantaggi estetici, è necessario rinunciare alle batterie rimovibili, che richiederebbero uno spazio maggiore e accessibile. Inoltre, le batterie fisse occupano meno spazio e spessore, permettendo un design più compatto.
L’adozione delle batterie fisse ha cambiato anche il layout interno degli smartphone, permettendo l’integrazione di fotocamere e sensori d’impronte in posizioni diverse. La possibilità di progettare batterie con forme particolari ha contribuito a questa evoluzione. La ricarica rapida è un altro fattore che favorisce le batterie fisse. L’uso di quelle removibili in un contesto di potenze di ricarica sempre più elevate potrebbe causare problemi a causa di sporco, polvere e falsi contatti.
Inoltre, la resistenza all’acqua è migliorata grazie alla scocca sigillata degli smartphone, che non necessitano di essere aperti per sostituire la batteria. Questa caratteristica ha reso gli smartphone più resistenti anche alle cadute e agli urti.
Insomma, è improbabile che le batterie rimovibili tornino a essere presenti sugli smartphone di fascia media o alta. Tuttavia, potrebbe esserci una speranza per i dispositivi low cost destinati a mercati con un potere d’acquisto più basso, dove la possibilità di cambiare la batteria per prolungare la vita del dispositivo potrebbe rappresentare un vantaggio per i produttori. In questi casi, si tratterebbe comunque di dispositivi con caratteristiche tecniche di base, destinati a mercati come l’India, il sudest asiatico o l’Africa.