In futuro, sparare grandine come se fosse un proiettile potrebbe eliminare la minaccia degli asteroidi, dato che sarà usata l’atmosfera come scudo per bruciare i frammenti di asteroidi.
Philip Lubin, professore all’Università della California a Santa Barbara, descrive questo metodo innovativo e lo ha proposto in un articolo pubblicato sul sito web della NASA.
Nel caso di un oggetto che vola verso la Terra e minaccia il pianeta, Lubin propone di spezzare l’oggetto in pezzi più piccoli, che verrebbero poi distrutti dall’atmosfera.
Fino ad ora, l’approccio tradizionale a questo ipotetico scenario è quello di deviare l’orbita della minaccia in arrivo, in modo da farle mancare completamente la Terra.
Ma l’idea di Lubin creerebbe un metodo efficace che consenta di accorciare i tempi utilizzando le tecnologie esistenti.
Se l’intercettazione viene effettuata relativamente presto o con energia sufficiente, il frammento dell’oggetto può persino disperdersi abbastanza ampiamente da mancare completamente la Terra e non richiedere l’atmosfera come scudo.
Quando l’intercettazione viene effettuata senza un tempo di preavviso sufficiente, i frammenti entreranno nell’atmosfera, ma dal momento che sono piccoli, esploderanno in aria sopra la superficie o addirittura bruceranno per l’attrito dell’atmosfera.
In questo scenario, non ci sarebbe alcun pericolo per la vita o per gli oggetti sulla Terra.
La NASA ha testato un metodo per la difesa planetaria nell’ottobre 2022. Ha inviato con successo un veicolo spaziale verso un asteroide che si trovava a milioni di km di distanza dalla Terra spostandone la sua orbita. La NASA spera di poter utilizzare questo metodo contro qualsiasi asteroide o cometa che rappresenti una vera minaccia per la Terra.
Circa 26.115 asteroidi hanno sfiorato la Terra dal 1990, ha dichiarato il Center for Near Earth Object Studies della NASA nel 2021. Di questi, 888 avevano un diametro di oltre un chilometro, il che li rendeva due volte e mezzo più alti dell’Empire State Building di New York.