Un’equazione formulata nel 1903 da Frederick Gardner Cottrell è stata riesaminata da un team di ricerca americano, che crede possa offrire un modo per trasformare l’anidride carbonica (CO2) da problema ambientale a materia prima per prodotti chimici o per immagazzinare energia rinnovabile sotto forma di legami chimici. L’equazione riguarda le tecniche elettrochimiche transitorie e permette di identificare e controllare i parametri sperimentali, convertendo la CO2 in prodotti del carbonio come etilene, etano o etanolo.
Energia rinnovabile: la soluzione ai problemi legati all’ambiente
Gli studiosi, guidati da Rileigh Casebolt DiDomenico della Cornell University, ritengono che l’equazione possa aiutare i ricercatori a comprendere le diverse reazioni che la CO2 può compiere quando l’elettrochimica viene applicata in laboratorio. Essi sostengono che l’equazione di Cottrell consenta un migliore controllo della reazione, permettendo di realizzare ciò che si desidera, quando si desidera. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica ACS Catalysis.
DiDomenico evidenzia che, per la CO2, comprendere meglio i percorsi di reazione e controllarli è l’obiettivo a lungo termine, e l’equazione di Cottrell è lo strumento che può aiutarli a raggiungerlo. Mentre molti ricercatori utilizzano metodi computazionali avanzati per analizzare i processi sulla superficie del catalizzatore, questi metodi implicano spesso ipotesi sfumate che complicano il confronto con gli esperimenti.
Il professor Hanrath afferma che la semplicità dell’equazione di Cottrell, con poche ipotesi, permette di ottenere risultati più accurati inserendo i dati sperimentali. DiDomenico conclude che, nonostante sia un’equazione datata e dimenticata, l’elettrochimica classica di Cottrell può essere utile se riportata alla luce, e potrebbe aiutare altri elettrochimici a lavorare sui propri sistemi.