Gli smartphone emettono radiazioni a radiofrequenza (RFR), ma i produttori raramente forniscono dati specifici. L’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni aggiorna un database online degli indici Sar (Specific absorption rate) per tutti i dispositivi sul mercato. In Europa, la soglia massima è di 2,0 W/Kg per 10 grammi di tessuto per 6 minuti, mentre negli Stati Uniti è di 1,6 W/Kg per 1 grammo di tessuto.
Radiazioni smartphone: quali sono i migliori?
Nonostante la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro affermi che non vi siano prove sufficienti per stabilire un legame tra l’uso di cellulari e tumori cerebrali, alcuni consumatori sono preoccupati, soprattutto a causa delle vecchie generazioni di terminali che avevano causato problemi nel 10% degli utenti intensivi.
Alessandro Polichetti, esperto del Centro nazionale per la difesa dalle radiazioni e la fisica computazionale, sostiene che la maggior parte degli studi non evidenzia conseguenze per la salute, tranne in alcuni casi di tumori rari alla testa. Tuttavia l’incidenza di questi non è aumentata negli ultimi decenni.
Si consiglia comunque di prendere precauzioni, come evitare l’uso prolungato del cellulare a diretto contatto con l’orecchio, preferendo auricolari e tenendo l’apparecchio in una borsa o giacca, invece che in tasca. Un cellulare con emissioni ridotte è preferibile, ma i modelli attuali sono generalmente efficienti e sicuri.
Veniamo al dunque. Tra i modelli pericolosi, il Motorola Edge ha un indice negativo di 1,79 W/kg all’orecchio e 1,68 W/kg al corpo. Altri modelli hanno indici ampiamente nella norma e al di sotto della soglia UE. I migliori smartphone per livelli di emissione sono lo Zte Blade V10 (0,13 W/kg), Galaxy Note 10+ (0,19 W/kg), Galaxy Note 10 (0,21 W/kg) e LG G7 ThinQ (0,24 W/kg). Per trovare i dati Sar degli altri dispositivi, è possibile consultare il database tedesco, le pagine ufficiali dei marchi, siti indipendenti o digitare *#07# su alcuni modelli Android.