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La condivisione delle password di Netflix sta diventando sempre più realtà

Gli investitori di Netflix stanno ancora cercando di svelare il mistero dietro la questione delle condivisione delle password. Non c’è da stupirsi che il lancio sia stato un po’ più lento del previsto, ma Wall Street non si è fatta trovare impreparata. Dato che, grazie ad un agente interno, si è saputo che la società pubblicherà i risultati del primo trimestre dopo la chiusura del mercato azionario martedì 18 aprile.

Netflix, che aveva chiuso il 2022 con 230,75 milioni, ha lanciato quelli che chiama piani di “condivisione a pagamento” in Canada, Nuova Zelanda, Spagna e Portogallo all’inizio di febbraio dopo le prove in America Latina dell’anno scorso. L’obiettivo era quello di far uscire gli utenti che “scroccavano” utilizzando la password di un abbonato per guardare gratuitamente. In genere, per aggiungere degli ulteriori utenti all’abbonamento, si parla di 7,99 dollari al mese a persona in Canada,

7,99 dollari neozelandesi in Nuova Zelanda, 3,99 euro in Portogallo e 5,99 euro in Spagna.

Una situazione che presto cambierà

Per questo motivo Wall Street è desiderosa di aggiornamenti, riguardo al nuovo percorso che la società deve intraprendere, guidato dal presidente esecutivo Reed Hastings e dai co-CEO Ted Sarandos e Greg Peters.

L’analista di Macquarie Tim Nollen, ha avvisato gli investitori in una nota di venerdì che il rapporto sugli utili di martedì e la chiamata “potrebbero includere aggiornamenti importanti sull’avanzamento del livello pubblicitario e dettagli sui piani di condivisione a pagamento per reprimere la condivisione delle password”.

Nel suo rapporto, intitolato “È ora di monetizzare“, ha spiegato: “Consideriamo il lancio della condivisione a pagamento come una componente essenziale del lancio del livello pubblicitario: il primo può far ripartire il secondo”.

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Pubblicato da
Simone Paciocco