L’inflazione persistente ha reso difficile affrontare l’aumento dei costi dell’energia elettrica, del gas metano e dei carburanti, i quali influenzano i prezzi di numerosi beni di prima necessità. Recentemente, un ulteriore aumento ha spinto alcune organizzazioni per la protezione dei diritti dei consumatori a richiedere al Governo indagini da parte della Guardia di Finanza sulla rapida crescita dei costi. Il prezzo della benzina ha superato 1,85€ al litro, il gasolio 1,70€ e il gas oltre 2€, alimentando sospetti di speculazioni legate alle festività.
Bonus Benzina: chi può richiederlo?
Il nuovo Governo Meloni ha deciso di estendere le agevolazioni del bonus carburante introdotto da Draghi per attenuare l’effetto del caro prezzi, rendendo tale beneficio disponibile a molte categorie di lavoratori per tutto il 2023. Il bonus, con un importo massimo di 200€, può essere richiesto informalmente al datore di lavoro senza particolari moduli o documenti. Tuttavia, la decisione di erogare il bonus e stabilirne l’importo è a discrezione del datore di lavoro.
La maggior parte delle categorie di dipendenti privati può beneficiare del bonus senza distinzione di reddito, inclusi dipendenti a tempo pieno, part-time, soci di cooperative con rapporto subordinato, apprendisti e lavoratori in smart working. Sono esclusi dipendenti pubblici, lavoratori autonomi e titolari di partita IVA. Per ottenere il bonus, è consigliabile informarsi presso la propria azienda sull’erogazione e le modalità.
Le agevolazioni sui bonus benzina sono incentivi offerti dai datori di lavoro ai loro dipendenti per l’acquisto di carburante. Nel 2023, queste sono state rinnovate attraverso l’articolo 1 del Decreto Legge n. 5 del 2023. In esso si precisa che il valore dei buoni benzina non viene considerato nel calcolo del reddito del lavoratore, a meno che non superi i 200 euro.