Il raccolto di pomodori cresciuti nello spazio è partito dalla Stazione Spaziale Internazionale il 15 aprile, a bordo di un veicolo SpaceX della serie Dragon, con quasi 2.000 kg di rifornimenti da testare. L’esperimento Veg-05, così è stata denominata questa missione, ha visto gli astronauti a bordo della ISS coltivare pomodori nella serra in miniatura del laboratorio orbitante. Per un totale di ben tre raccolti di successo. I pomodori sono stati quindi congelati per essere accuratamente esaminati.
“La capacità di coltivare piante nello spazio sarà utile per una migliore esperienza di vita dell’equipaggio. Obiettivo importante per le future missioni di lunga durata”, spiega la Nasa in un post. “Il tutto potrebbe essere adattato per l’uso sulla Terra per fornire prodotti freschi a coloro che non hanno accesso a terreni adatti. O come terapia per gli anziani e le persone con disabilità”. Altri esperimenti della ISS in questo ambito includono i cristalli
prodotti dall’agenzia spaziale giapponese Jaxa, che potrebbero rivelarsi utili nello sviluppo di celle solari più efficienti. Inoltre, una missione dell’Agenzia spaziale canadese sul modo in cui le arterie invecchiano in condizioni di microgravità.La coltivazione di cibo e piante nello spazio è stata oggetto di numerosi esperimenti da parte di varie agenzie spaziali sin dagli anni ’80, quando un equipaggio sovietico coltivò il primo fiore sulla stazione spaziale Salyut 7. L’anno scorso, gli astronauti cinesi, noti come taikonauts, hanno coltivato per la prima volta nello spazio piante di riso. Per la prima volta, infatti, è stato riprodotto l’intero ciclo di vita di una pianta di riso in un ambiente di microgravità, passando da un seme a una pianta matura in grado di produrre i propri semi. La NASA fornirà filmati esclusivi, risultati dei test e tutte le informazioni su queste importanti scoperte nei prossimi giorni.