Il mondo dell’IPTV è letteralmente in subbuglio, in seguito agli ultimi sviluppi e le decisioni prese da parte del Governo, pronto a tutto pur di contrastare un fenomeno che ogni anno toglie 1,7 miliardi di euro di introiti, che potrebbero essere investiti nel miglior modo possibile.
Recentemente è stato emesso un Decreto Legge che conferisce pieni poteri all’AGCOM, la quale infatti potrà obbligare il gestore telefonico a bloccare in pochissimi minuti la connessione della persona (o più) che sta trasmettendo/vedendo una partita illegalmente. Questa rapidità d’azione è fondamentale per impedire e diffidare l’utilizzo dell’IPTV, che ricordiamo essere un metodo illegale, affiancandola con nuove pene e sanzioni molto pesanti.
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IPTV in arresto, ma quali sono le sanzioni?
Le sanzioni in cui l’utilizzatore dell’IPTV, se scoperto, potrebbe incorrere sono davvero molto pesanti, si va da un minimo di 200 euro, fino ad un massimo di 15’493 euro di multa per i trasgressori, considerando il solo utilizzatore finale, ovvero colui che non diffonde il segnale ma ne fruisce direttamente. Il tutto si inasprisce quando viene verificato un vero e proprio sistema di trasmissione, in questo caso la pena si tramuterebbe fino a 3 anni di carcere, in aggiunta ovviamente alla sanzione pecuniaria.
Il Governo sta poi pensando al tracciamento degli utenti, al momento il disegno di legge deve essere approvato dal Senato, ma potrebbe rappresentare la fine per le oltre 5 milioni di persone (dati non certi) che teoricamente ogni settimana fruiscono illegalmente dei servizi dell’IPTV per la visione di contenuti in streaming.