Il XXI secolo e il terzo millennio hanno portato notevoli cambiamenti, come l’avvento di internet, la crisi economica del 2007 e la globalizzazione. Questi fenomeni hanno influenzato molti aspetti delle nostre vite, incluso l’ambito economico e finanziario, con l‘introduzione delle criptovalute come il Bitcoin.
Bitcoin: l’evoluzione della criptovaluta
Le criptovalute, come il Bitcoin, sono risorse digitali create attraverso un processo specifico (spesso il data mining) per sviluppare monete digitali utilizzabili nel trading e negli investimenti finanziari. Il Bitcoin, lanciato nel 2009, ha rivoluzionato il concetto di criptovaluta e ha attirato l’attenzione degli investitori grazie alla sua natura decentralizzata.
A differenza delle valute tradizionali, il valore del Bitcoin non è controllato da un ente centralizzato come un governo o una banca. Le transazioni vengono gestite tramite un meccanismo di database avanzato, chiamato blockchain, che consente la condivisione trasparente di informazioni. Gli investitori che hanno creduto nel Bitcoin nei suoi primi anni hanno ottenuto rendimenti straordinari, anche se la natura delle criptovalute le rende intrinsecamente volatili. Il valore del Bitcoin è determinato principalmente dalla domanda del mercato: più persone acquistano i token (BTC), più alto sarà il valore.
Nel 2009, un BTC aveva un valore di soli 0,00076 dollari, ma in pochi anni è cresciuto esponenzialmente. Nel 2013, il valore di un singolo BTC ha superato i 1.000 dollari e, in seguito, ha raggiunto i 29.000 dollari. Chiunque ci abbia investito all’inizio ha beneficiato di questa crescita esponenziale, diventando estremamente ricco.
Ad ogni modo lo sviluppo delle criptovalute sta sì, facendo crescere il portafogli di molti trader, ma sta anche provocando un inquinamento acustico tanto grave da non far sentire quasi più il rumore delle cascate del Niagara.