Il processo di transizione al digitale terrestre in Italia sta proseguendo il suo corso. Nel frattempo l’associazione Aeranti-Corallo, che rappresenta circa 600 imprese radiotelevisive locali (inclusi 147 operatori televisivi), sollecita le autorità a completare rapidamente il passaggio alla piattaforma digitale terrestre DVB-T2. L’avvocato Marco Rossignoli, portavoce dell’associazione, ha lanciato l’appello per accelerare il processo.
Le dichiarazioni di Rossignoli sono state rilasciate al termine del Comitato Esecutivo della Federazione. Secondo Aeranti-Corallo, è fondamentale avviare quanto prima le trasmissioni DVB-T2/HEVC, poiché l’attuale tecnologia DVB-T/MPEG-4 offre agli emittenti televisivi locali uno spazio radioelettrico insufficiente per trasmettere programmi con una qualità tecnica adeguata. Egli sottolinea poi che tale situazione sta arrecando notevoli danni al settore, con ripercussioni negative sull’occupazione e sul pluralismo informativo.
In sostanza, ci sono ancora molte vecchie televisioni da cambiare, in particolare quelle acquistate prima del 2018. A partire da quell’anno, infatti, è vietata la vendita di TV non compatibili con lo switch off.
L’avvocato propone così di fissare una data per il completamento della transizione entro la fine del 2023. In tal modo, si potrebbe incentivare l’acquisto di televisori e decoder compatibili con la nuova tecnologia. Inoltre, è importante sottolineare che negli ultimi anni è già avvenuto un consistente sviluppo del mercato delle smart TV, che sono predisposte anche per la ricezione del segnale DVB-T2/HEVC.
Con l’adozione della nuova tecnologia di trasmissione, le emittenti televisive locali saranno spinte a investire in tale settore, creando nuove opportunità per gli utenti. Secondo il coordinatore di Aeranti-Corallo, questo potrebbe contribuire alla diffusione della vendita di dispositivi compatibili con la nuova tecnologia e promuovere lo sviluppo del mercato delle smart TV.