Da diversi giorni si discute su quelle che saranno le misure che la Commissione europea intraprenderà contro il mondo delle IPTV e della pirateria audiovisiva.
Il fenomeno potrebbe essere represso in tempi brevi, ma a quanto pare c’è qualcuno che non sarebbe soddisfatto. Diverse proteste si sarebbero elevate durante le ultime ore, con le associazioni pronte a mediare. Le aziende infatti non si sentirebbero abbastanza tutelate.
I titolari dei diritti televisivi ogni giorno a rischio per via della pirateria audiovisiva, hanno deciso di farsi sentire. La prima bozza che verrà discussa il 3 maggio dalla Commissione europea, non sembra soddisfare le aspettative delle aziende che ogni anno investono ingenti quantità di denaro per trasmettere in esclusiva
gli eventi di varia natura. Proprio i titolari dei diritti in questione chiedono misure che siano più restrittive e soprattutto obbligatorie, oggi si dicono estremamente delusi dalla natura dell’iniziativa che non risulta vincolante.Queste sono le dichiarazioni rilasciate ad EURACTIV da parte di uno dei membri della Live Content Coalition:
“La Commissione europea ci ha sempre assicurato che ciò che è illegale offline è illegale online, eppure non sembra esserci alcuna urgenza di far rispettare la legge nel caso della pirateria, nonostante l’innegabile furto di contenuti proprietari di grande valore“.
Probabilmente si andrà incontro ad alcune modifiche, ma sembra che finalmente ci si stia attivando per fare di tutto pur di annientare il fenomeno delle IPTV e della pirateria.