Nel nostro percorso per sfatare i miti della telefonia, oggi esaminiamo la teoria secondo cui gli smartphone ci ascoltano costantemente. Questa idea ha guadagnato popolarità quando gli utenti hanno notato pubblicità mirate su prodotti di cui avevano solo parlato, senza cercarli online. Ma qual è la verità?
Smartphone: è vero che ci tengono d’occhio?
Il Daily Mail ha condotto un esperimento con uno smartphone Samsung resettato e un nuovo account Google, creando un utente fittizio, Robin, un giovane uomo di 22 anni, con un profilo Facebook. Hanno poi parlato di vacanze in Europa vicino allo smartphone, ma non sono comparse pubblicità correlate. Jordan Schroeder, esperto di sicurezza di Barrier Networks, ha spiegato che gli smartphone non ci ascoltano segretamente. I costi per processare i dati derivanti dall’ascolto sarebbero eccessivi, e aziende come Google e Facebook hanno già molte informazioni sugli utenti.
Tuttavia, gli assistenti vocali come Siri, Alexa e Google Assistant hanno introdotto un cambiamento. Essi ascoltano costantemente per riconoscere comandi come “Hey Siri!” o “Ok Google!”. Solo i campioni delle conversazioni vengono inviati ai server di Apple, Google e Amazon per migliorare il riconoscimento vocale, non per profilazione.
Rimanendo in tema di spionaggio, dovete anche sapere che esistono alcuni metodi per scoprire se il nostro smartphone è stato preso di mira da qualche curiosone. Suoni strani nelle chiamate, rapido deterioramento della batteria, consumo anomalo dei dati e difficoltà a spegnere lo smartphone possono indicare la presenza di software spia. Per risolvere il dilemma, consigliamo di rivolgervi ad un centro assistenza per conferma e rimozione sicura o addirittura considerare un ripristino ai dati di fabbrica.