L’aumento del crimine informatico negli ultimi anni ha messo sotto i riflettori la sicurezza delle carte di credito e l’Italia non fa eccezione. Secondo l’ultimo Osservatorio Cyber di Crif, l’Italia è tra le prime 20 nazioni più colpite dal furto di credenziali, al 14° posto a livello mondiale. Il maggior numero di vittime di hacking è stato avvertito nel Lazio e in Lombardia, con il maggior numero di persone allertate nelle aree del Nord e del Centro. Tuttavia, i residenti del Sud e del Nord-Est ricevono le maggiori notifiche.
L’avanzamento della tecnologia ha portato a un aumento delle transazioni e dei pagamenti online, creando ulteriori possibilità di sfruttamento da parte dei cybercriminali. Nel 2022 sono state ricevute oltre 1,6 milioni di notifiche relative a dati ottenuti sul dark web. Le segnalazioni con numeri di telefono e nomi e cognomi sono aumentate del 4,4%. La maggior parte degli account rubati è associata all’intrattenimento, come i giochi online, ma le violazioni di account sociali sono in aumento, con una crescita del 125,8%.
Frodi online in aumento. come proteggersi
Il Nord America è in testa alla classifica dei continenti più inclini al commercio illegale dei dati delle carte di credito, con un aumento del 34%, seguito dall’Europa, che ha superato l’Asia, e dal Sud America, che ha superato l’Africa. L’Oceania è in fondo alla lista. Gli Stati Uniti, la Russia, il Regno Unito, il Brasile e l’India sono in cima alla lista delle nazioni più propense a scambiare i dati delle carte di credito. Canada, Francia, Spagna, Giappone e Cina completano la top ten.
Questa circostanza ha messo le banche e le altre organizzazioni finanziarie in difficoltà, con i titolari dei conti che tentano di trasferire la colpa delle frodi informatiche alla banca. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha stabilito che se un cliente della banca viene ingannato dal phishing, l’onere è suo, non della banca. Questo stabilisce uno standard che protegge gli istituti di credito dalle richieste di risarcimento danni presentate dai correntisti truffati online.
Con l’avanzare della tecnologia e delle transazioni online, è fondamentale che i consumatori facciano attenzione ai propri dati personali e che gli istituti finanziari sviluppino misure di sicurezza adeguate per evitare i furti informatici. Con l’ultima sentenza della Corte di Cassazione, gli utenti dei conti correnti devono assumersi una responsabilità sempre maggiore per la loro sicurezza online, mentre le banche e le altre istituzioni finanziarie devono continuare a migliorare le loro procedure di sicurezza per salvaguardare i consumatori dai furti informatici.