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Maxi operazione della Polizia contro l’utilizzo illegale dell’IPTV

Nel maggio 2022, la polizia italiana ha affermato che migliaia di persone si erano involontariamente iscritte a un servizio IPTV pirata monitorato dalle autorità. Quando gli utenti hanno tentato di accedere al servizio, un messaggio di avviso affermava che erano già stati beccati.

Negli ultimi due decenni, siti e servizi pirata frequentati da milioni di utenti sono stati chiusi a seguito di azioni legali.

Da allora sono apparse molte campagne anti-pirateria su diverse piattaforme social, la più famosa dichiarava “Puoi fare clic ma non puoi nasconderti“. Questi messaggi sono stati progettati per instillare paura e incertezza, ma non hanno portato ad alcuna azione degna di nota contro coloro che li hanno visualizzati. Fino ad ora, almeno.

Le cose stanno cambiando

La maggior parte dei titolari di copyright di alto livello evita di prendere di mira i pirati del web, principalmente perché si perde molto tempo, ed è difficile capire chi si nasconde realmente

dietro un sito.

In generale si pensa che colpire direttamente il server del sito è molto più efficace. La polizia italiana ha seguito lo stesso modello chiudendo molti servizi IPTV pirata.

Una copia della lettera ottenuta da Iilsole24ore identifica l’invio come Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, unità della Guardia di Finanza specializzata in reati informatici. Si riferisce a un’operazione di polizia anti-IPTV a maggio.

L’operazione ha preso di mira circa 500 risorse IPTV pirata, inclusi siti web e canali Telegram. All’epoca, la polizia ha anche riferito che oltre 310 parti dell’infrastruttura IPTV, inclusi i server primari e di bilanciamento che distribuivano flussi illegali, erano stati messi offline.

La polizia ha anche affermato che un sistema di tracciamento ha permesso di identificare gli utenti che stavano guardando.

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Pubblicato da
Simone Paciocco