Andiamo con ordine, l’imposta di cui vi parliamo nell’articolo venne introdotta agli inizi degli anni ’70 come tassa di possesso di un’apparecchiatura televisiva (più precisamente un televisore), da pagare per mezzo di bollettino postale, solo una volta all’anno. Successivamente, data la crescente evasione fiscale da parte dei consumatori, il Governo decise di addebitarla in automatico, più precisamente tramite le bollette dell’energia elettrica, con una rateizzazione mensile. Nel 2023 il canone Rai mantiene il costo fisso di 90 euro, tutti lo dovremo versare da Gennaio ad Ottobre.
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Solamente alcuni fortunati utenti si ritrovano a non poter pagare il canone Rai, generalizzando sono gli over75, ovvero coloro che all’atto della presentazione della domanda hanno compiuto almeno il 75esimo anno di età, che contestualmente presentano un reddito famigliare annuo del valore inferiore agli 8000 euro.
In aggiunta dovete sapere che il canone Rai viene addebitato in automatico sulla presunzione che tutti gli utenti che siano in possesso di una fornitura di corrente, abbiano in casa almeno un televisore. Se tale condizione non dovesse essere presente, potete semplicemente richiedere l’esenzione dal sito dell’Agenzia delle Entrate, presentando una autodichiarazione (legalmente vincolante e perseguibile penalmente).