La fotografia con smartphone ha compiuto passi da gigante, spingendosi oltre i limiti imposti dalla dimensione del sensore. Tuttavia, è importante capire dove questi dispositivi eccellono e dove invece riscontrano limiti rispetto alle fotocamere tradizionali.
Il confronto tra il sensore di uno smartphone e un sensore Full Frame (o APSC o m4/3) evidenzia una differenza sostanziale nella grandezza e nella capacità di catturare luce. I sensori più grandi appartenenti ad una macchina fotografica offrono tre vantaggi principali: sfocatura dello sfondo, minor rumore in condizioni di scarsa illuminazione e una gamma dinamica più ampia.
Grazie alla fotografia computazionale, gli smartphone sono riusciti a superare alcuni limiti, offrendo funzioni come la modalità ritratto e la modalità notte. Tuttavia, la qualità di questi scatti non è paragonabile a quella ottenibile con una Full Frame dotata di lenti adatte.
Gli smartphone possono sostituire le fotocamere in situazioni di street photography, grazie alla discrezione e alla facilità d’uso, e per scatti in buone condizioni di luce destinati ai social media. Tuttavia, in condizioni di scarsa illuminazione e per la fotografia professionale, una fotocamera tradizionale è (per fortuna) ancora insostituibile.
La lente utilizzata con una fotocamera è fondamentale per ottenere risultati di alta qualità. L’abbinamento di una lente kit, come il 18-55mm f/3.5-5.6, a una fotocamera reflex o mirrorless potrebbe non offrire risultati migliori rispetto a uno smartphone. È importante sperimentare con diverse lenti e investire in lenti di qualità per sfruttare appieno le potenzialità di una fotocamera. Scegliere tra RAW o JPEG dipende dalle esigenze del fotografo. Il formato RAW conserva tutte le informazioni catturate e offre maggiore libertà nella post-produzione, mentre il JPEG è un file compresso e pronto all’uso. Per gli utenti di smartphone, la differenza tra RAW e JPEG potrebbe non essere significativa.
In ogni caso è importante ricordare che il numero di megapixel non determina direttamente la qualità di uno scatto. Sebbene un maggior numero di megapixel consenta di realizzare stampe più grandi e di ritagliare le immagini con maggiore libertà, ciò comporta anche svantaggi come l’aumento del rumore e la necessità di maggiore spazio di archiviazione.
Insomma, gli smartphone hanno fatto progressi notevoli nella fotografia, ma esistono ancora ambiti in cui le fotocamere tradizionali offrono risultati superiori. Scegliere il dispositivo giusto dipende dalle esigenze specifiche del fotografo e dal tipo di fotografia che si desidera realizzare.