Il prezzo del petrolio sta subendo un calo significativo a causa di diversi fattori che stanno influenzando il mercato. Tra questi, i timori legati all’aumento dei tassi di interesse, il rallentamento dell’economia globale e una domanda di carburante in diminuzione. Al momento, il Brent è scambiato a 81,31 dollari al barile e il WTI a 77,78 dollari al barile.
La domanda implicita di benzina negli Stati Uniti è diminuita rispetto all’anno precedente, alimentando le preoccupazioni di una recessione. In Asia, i mercati del gasolio e della benzina stanno crollando, portando alcune raffinerie a valutare tagli alla produzione. Il calo dei margini di raffinazione asiatici ha sorpreso gli analisti di Citigroup Inc., che sottolineano l’importanza della forza delle esportazioni di carburante della Cina e della ripresa dei viaggi aerei nel paese.
Altri fattori che influenzano il prezzo del petrolio includono dati economici statunitensi altalenanti, la stabilizzazione del dollaro USA, l’aumento dei rendimenti obbligazionari e le previsioni di un aumento dei tassi di interesse
da parte delle banche centrali. La ripresa economica della Cina dopo il Covid ha offuscato le prospettive sulla domanda di petrolio, nonostante i dati doganali cinesi mostrino importazioni record a marzo.I margini di raffinazione in Asia si sono indeboliti a causa della produzione record delle principali raffinerie in Cina e India. Gli analisti ritengono che le preoccupazioni economiche globali stiano pesando sui prezzi del petrolio. Gli aggiornamenti statunitensi su occupazione, crescita e inflazione saranno pubblicati entro questa settimana, fornendo indizi sulle prospettive della domanda negli USA.
Nonostante il calo attuale, analisti e trader rimangono ottimisti sulla ripresa della domanda di carburante in Cina nella seconda metà del 2023. Ulteriori tagli all’offerta pianificati dall’OPEC+ a partire da maggio potrebbero restringere i mercati e far rimbalzare le quotazioni. Tuttavia, la cautela sui prezzi del petrolio persiste a causa delle preoccupazioni sulla domanda a lungo termine e la possibilità di una recessione negli Stati Uniti. Il crollo del petrolio non è escluso del tutto, ma gli investitori mantengono una posizione rialzista.