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Truffa Whatsapp, stavolta i malintenzionati puntano ai più nostalgici

Un’inquietante truffa Whatsapp sta minacciando nuovamente gli utenti. Il messaggio “Ciao, non ti sento da molto tempo” proviene da un numero con prefisso internazionale e contiene riferimenti alla pandemia in Italia. Qual è il suo obiettivo?

Truffa Whatsapp: come funziona la frode in questione?

Questo messaggio, identificato come tentativo di smishing, è stato segnalato alcuni mesi fa ed è ora nuovamente in circolazione tra gli utenti di WhatsApp. Lo smishing è una truffa basata sull’invio di messaggi contenenti link malevoli che, una volta aperti, possono portare all’infezione da virus o scatenare una serie di reazioni a catena. Se invece di aprire il link, l’utente risponde al messaggio indicando di non conoscere il mittente, potrebbe instaurarsi una corrispondenza con il truffatore, che potrebbe poi tentare altre frodi telematiche basate sulla fiducia instaurata, note come Scam.

Il messaggio ha un testo standard con piccole variazioni a seconda del periodo. Attualmente, il messaggio fa riferimento al periodo di agosto-settembre e recita: “Ciao, non ti sento da molto tempo

. A causa dell’epidemia non posso andare in Italia. Com’è la situazione della prevenzione dell’epidemia in Italia? Ho intenzione di viaggiare in Italia a *****. Spero che possiamo incontrarci di nuovo. Puoi fare clic per aggiungere il mio nuovo WhatsApp”.

Coloro che hanno risposto a questi messaggi dovrebbero eseguire una scansione antivirus sui propri dispositivi mobili e, se hanno condiviso informazioni bancarie, contattare immediatamente la propria banca. La consapevolezza e la prudenza sono fondamentali per proteggersi da queste truffe: gli utenti dovrebbero sempre verificare l’identità del mittente prima di rispondere a messaggi sospetti e non aprire link inviati da sconosciuti. In caso di dubbi, è meglio contattare direttamente la persona in questione attraverso un altro canale di comunicazione, come una telefonata o un messaggio su un altro servizio di messaggistica.

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Pubblicato da
Melany Alteri