Uno dei grandi timori inerenti l’approdo dell’Intelligenza artificiale nel mondo moderno è sicuramente legato al fatto che quest’ultima potrebbe negli anni soppiantare l’essere umano a livello lavorativo, soprattutto nel mondo legato all’informatica e alle banche dati, innegabilmente un software è molto più veloce di una persona a gestire grandi moli di dati sebbene non abbia e non potrà mai avere la stessa capacità adattiva.
Ebbene questo scenario decisamente preoccupante sembra essere in procinto di iniziare, aziende del calibro di Meta, Microsoft e Salesforce hanno tagliato posti di lavoro negli ultimi mesi, secondo le stime circa 250.000 posti di lavoro sono andati perduti a causa della necessità di tagliare i costi, come se non bastasse questi ruoli vacanti potrebbero restare tali a causa anche delle decrescita nella richiesta.
È molto semplice, l’IA, la quale sembrerebbe star avendo un ruolo chiave nel settore, molte realtà infatti nonostante l’evidente recessione ha registrato un aumento dei profitti oltre le previsioni, proprio grazie all’IA, se dunque le aziende dovessero tornare a crescere e dunque a permettersi nuovi posti di lavoro, questi potrebbero restare vacanti in modo definitivo e dunque andare perduti.
Secondo alcuni analisti di Morgan Stanley guidati da Brian Nowak, hanno affermato che sono in arrivo nuovi assistenti basati sull’IA proprio per accelerare alcuni lavori che con la mente umana andrebbero meno spediti.
Per essere chiari e potabili per chiunque, l’IA non andrà a soppiantare l’essere umano, bensì provocherà una riduzione nell’incremento dei posti di lavoro, dunque questi posti destinati a nascere dalla ripresa delle aziende verranno persi, dunque la perdita sarà virtuale e non direttamente effettiva.