La guerra Ucraina è stata documentata in dettaglio e praticamente “in diretta”, grazie ai contenuti generati dagli utenti, come riporta il Washington Post. Fin dall’inizio del conflitto nel febbraio scorso, soldati, civili, operatori umanitari e altri testimoni hanno condiviso filmati di combattimenti e distruzioni in tempo reale, rendendo questo evento uno dei più ripresi e visti della storia.
L’accesso diffuso a internet e ai telefoni cellulari ha permesso a chiunque di avere uno sguardo non edulcorato sulla guerra, sia dal punto di vista della popolazione sia da quello dei soldati, con milioni di visualizzazioni. Alcuni documentano gli scontri a fuoco sui vari fronti, mentre altri raccolgono immagini nella speranza che possano essere usate come prova nei futuri tribunali internazionali per indagare e giudicare i crimini di guerra e le atrocità commesse.
Tuttavia, la verifica delle immagini open source richiede un rigoroso processo di confronto e analisi. Gli investigatori utilizzano vari metodi per verificare i file, come analizzare i metadati
associati, che forniscono informazioni su quando il file è stato creato o su quale tipo di dispositivo. Poiché i video e le foto vengono condivisi e ricondivisi più volte online, a volte i metadati originali vengono mascherati o sovrascritti.Se i dati sulla posizione non sono inclusi nei metadati di un file, i ricercatori cercano marcatori nel filmato stesso che potrebbero indicarne la posizione. Punti di riferimento, tempo e persino ombre vengono analizzati e confrontati con filmati satellitari e altre immagini verificate per determinarne la posizione. La ricerca dell’origine di un file può essere un percorso lungo e contorto, ma è fondamentale per certificarne l’autenticità e la correttezza delle riprese.