L’amministratore delegato della Rai, ovvero Carlo Fuortes, ha comunicato le sue dimissioni al ministro dell’Economia e delle Finanze.
“Ho sempre considerato la libertà di scelta e di lavoro di un amministratore un elemento imprescindibile dell’etica di un’azienda pubblica. Serve stabilità.“, dice il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.
Sulla decisione, Fuortes ha detto: “Lavoro da decenni nella pubblica amministrazione e ho sempre agito nell’interesse delle istituzioni che ho guidato, privilegiando il vantaggio generale della collettività rispetto alla convenienza di parte. Nella prima anno di lavoro del nuovo Consiglio di Amministrazione con il governo Draghi, il Consiglio di Amministrazione ha ottenuto grandi risultati per la Società”. Ma, spiega continuando: “dall’inizio del 2023 si è aperto uno scontro politico sulla carica che ricopro e sulla mia persona, che contribuisce a indebolire l’azienda e il Servizio Pubblico.”
Le ultime parole
Il Consiglio di Amministrazione deve deliberare inoltre, nelle prossime settimane, i programmi dei nuovi palinsesti dato che non ci sono più le condizioni per proseguire il progetto editoriale di rinnovamento che era stato intrapreso nel 2021.
“Non posso, per ottenere l’approvazione dei nuovi piani di produzione in Consiglio di Amministrazione, accettare il compromesso di condividere modifiche – seppur ovviamente legittime – di linea editoriale e di palinsesto che non ritengo nell’interesse della Rai. Ho sempre considerato la libertà di scelta e di lavoro di un amministratore un elemento essenziale dell’etica di una public company. Il mio futuro professionale – di cui si è molto discusso sui giornali in questi giorni, non sempre in occasione – non ha alcuna importanza di fronte a queste ragioni e non può essere oggetto di trattativa. Prendo quindi atto che non ci sono più le condizioni per continuare il mio lavoro di amministratore delegato”.