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Monete rare, trovarle è raro ma non impossibile

Le “monete rare” sono quelle il cui valore supera notevolmente il valore nominale. Un esempio sono le 500 lire Caravelle, che possono valere fino a 12.000 euro. Esse attirano l’attenzione dei collezionisti, soprattutto se sono state prodotte in edizioni limitate per eventi speciali o presentano errori.

Monete Rare: uno su mille ce la fa!

Non tutte le monete da 500 lire però hanno un valore così elevato. Il mercato del collezionismo è interessato a pezzi rari o unici, come ad esempio una moneta da 500 lire del 1957 in versione di prova e in ottime condizioni. Per valere 12.000 euro, deve essere riconosciuta come Fior di Conio (FDC), ovvero in perfetto stato di conservazione. Altrimenti, il valore può scendere a 7.500 euro per le monete “Splendide” o a 5.000 euro per quelle “Bellissime“. In totale, esistono poco più di 2.000 esemplari di questo tipo.

Le monete preziose si distinguono in base ai gradi di conservazione delle monete rare:

  1. Discreta: monete con figure non più riconoscibili.
  2. Bella: monete lisce e poco leggibili.
  3. Molto bella: monete usurate, ma con rilievi definiti.
  4. Bellissima: monete con tratti ben definiti.
  5. Splendida: poche tracce di usura, rilievi nitidi e dettagliati.
  6. Fior di Conio: nessun segno di circolazione, conservazione brillantezza originale.

Se si possiede una vecchia moneta da 500 lire, è importante verificarne il valore prima di festeggiare. Il grado di conservazione può influenzare notevolmente il valore di una moneta rara, e solo quelle in perfette condizioni possono raggiungere cifre elevate. In caso di dubbio, è sempre meglio consultare un esperto per determinare il valore esatto della moneta e scoprire se si ha realmente in mano un piccolo tesoro.

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Pubblicato da
Melany Alteri