I ricercatori hanno utilizzato i computer quantistici per scoprire una misteriosa particella chiamata anyon che sembra ricordare il suo passato. Questa ricerca pone le basi per una vera e propria ricostruzione del passato che da sempre si cerca di ottenere con tutte le nuove tecnologie.
Gli anioni furono teorizzati per la prima volta dai fisici negli anni ’70. Un particolare gruppo di “quasiparticelle” bidimensionali in grado di trattenere un ricordo, come una corda intrecciata conserva l’ordine dei suoi fili incrociati. L’azienda britannica Quantinuum ha utilizzato per la prima volta il suo nuovo processore quantistico H2 per creare e manipolare questi anioni non abeliani, aggiungendo che questo progetto è stato un passo significativo nel settore quantistico.
Computer quantistici in grado di ricostruire il passato ad una velocità impressionante, tutti gli ultimi sviluppi dei ricercatori
“Il nostro processore quantico H2 appena lanciato è la prima macchina in grado di fare progressi in questo momento rivoluzionario”, spiega Ilyas Khan, fondatore e CEO di Quantinuum. I computer quantistici utilizzano le proprietà della fisica quantistica per memorizzare dati ed eseguire calcoli. Le unità di base delle informazioni nei computer convenzionali sono chiamate bit e sono memorizzate come una stringa di 1 e 0. In un sistema informatico quantistico, queste unità sono note come qubit e possono essere sia 1 che 0 contemporaneamente. Si pensa che questo dia alle macchine quantistiche una potenza di calcolo maggiore rispetto alle macchine convenzionali, eseguendo compiti che richiederebbero molti anni ai computer esistenti.
Tuttavia, i progressi verso macchine quantistiche commercialmente valide sono ancora lenti. Questo perché la capacità di trasmettere informazioni nei computer quantistici è fragile e le interferenze ambientali come il calore e i difetti nei materiali possono causare la comparsa di errori. Negli ultimi decenni, i fisici si sono concentrati principalmente sul controllo o sulla rimozione di tali errori. Gli esperti hanno anche teorizzato che la soluzione potrebbe essere il qubit topologico. I qubit topologici si riferiscono a uno studio matematico noto come topologia, in cui una struttura sottoposta a modifiche fisiche mantiene ancora le proprietà della sua forma originale. Questo tipo di qubit ha proprietà che possono proteggere lo stato quantico dall’essere disturbato dall’ambiente, riducendo gli errori.