Una delle più grandi paure di tutti i detentori di uno smartphone è ovviamente che quest’ultimo venga sfruttato per spiarci, i sensori infatti possono acquisire informazioni di vario genere e nel caso possono essere sfruttati a distanza anche contro di noi.
A quanto pare a paura si è materializzata per un ingegnere Twitter che sul suo Pixel ha notato uno strano utilizzo del microfono addirittura da WhatsApp, notando la strana anomalia attraverso la Dashboard della privacy, dettaglio che ovviamente ha fatto insospettire l’utente portandolo a postare un Tweet che ha poi provocato la reazione sia di Musk ma anche una risposta di WhatsApp che indica un bug per colpa di Google.
La patata bollente
Over the last 24 hours we’ve been in touch with a Twitter engineer who posted an issue with his Pixel phone and WhatsApp.
We believe this is a bug on Android that mis-attributes information in their Privacy Dashboard and have asked Google to investigate and remediate. https://t.co/MnBi3qE6Gp
— WhatsApp (@WhatsApp) May 9, 2023
L’ingegnere ha dunque postato uno screen che mostra l’utilizzo del microfono da parte di WhatsApp chiedendo delle spiegazioni, l’azienda in verde, ovviamente coordinata da Meta, ha replicato indicando che probabilmente è un bug legato alla dashboard della privacy di WhatsApp, attestando che ha già contattato Google per intervenire, investigare e risolvere il problema.
Ovviamente il patron di Tesla e di Twitter stessa non ha esitato nemmeno un secondo a dire la sua:
Yeah.
Or that WhatsApp founders left Meta/Facebook in disgust, started #deletefacebook campaign & made major contributions to building Signal.
What they learned about Facebook & changes to WhatsApp obviously disturbed them greatly.
— Elon Musk (@elonmusk) May 9, 2023
Elon Musk ha infatti invitato a iniziare la campagna per l’eliminazione di Facebook ed anzi iniziare a incrementare i contributi verso la costruzione e il miglioramento di Signal.
Lo screenshot ha un che di effettivamente inquietante, al momento non è possibile aggiungere altro ed anche Google e Meta sembrano essere state colte alla sprovvista, non rimane che attendere altri sviluppi che sicuramente non mancheranno.