WhatsApp e la sicurezza dei dati degli utenti sono sempre stati una combinazione precaria, e i recenti sforzi da parte degli sviluppatori di Meta potrebbero essere vanificati da un singolo bug. Negli ultimi aggiornamenti, WhatsApp ha cercato di aumentare la privacy e la sicurezza, con misure specifiche per contenuti multimediali, messaggi e identità degli utenti.
Le preoccupazioni dei suoi oltre 2 miliardi di utenti globali sono state gradualmente affrontate, con l’implementazione di messaggi, foto, video e audio temporanei, che si cancellano automaticamente dopo un periodo scelto dall’utente e che non possono essere inoltrati o salvati con screenshot.
Sono state effettuate anche modifiche significative ai gruppi, tra cui la creazione di un nickname personale che nasconde il numero di telefono dell’utente e l’estensione delle opzioni di gestione per gli amministratori del gruppo.
Tuttavia, una recente rivelazione su Twitter ha scosso molte persone, inclusa l’attuale proprietà del social network, Elon Musk, che ha preso una posizione pubblica sulla questione. L’evento è stato innescato da un tweet di un ingegnere di Twitter.
WhatsApp sempre in ascolto: il parere di Microsoft
Il tweet incriminato è stato pubblicato da Foad Dabiri, che ha condiviso uno screenshot che mostra l’attività registrata dal suo microfono da WhatsApp, un’app che operava in background sul suo smartphone senza il suo consenso. Ha chiesto spiegazioni direttamente all’account ufficiale di WhatsApp.
Il tweet ha ricevuto un commento da un utente che ha affermato: “È incredibile quanti non si rendano conto che WhatsApp è di proprietà di Facebook / Meta“. Il commento ha ricevuto un retweet da Elon Musk, che ha aggiunto: “Sì, o che i fondatori di Facebook/Meta, disgustati, abbiano iniziato la campagna #deletefacebook e siano diventati i principali sostenitori della creazione di Signal. Ciò che hanno scoperto su Facebook e le modifiche a WhatsApp devono averli profondamente turbati“.
Microsoft ha risposto direttamente alla questione, dato che il problema era stato segnalato su uno dei suoi dispositivi. Senza confermare o negare l’accaduto, ha riferito di essere a conoscenza del “bug” e di lavorare a stretto contatto con il team di WhatsApp per risolvere ogni problematica.