Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a una drastica riduzione degli sportelli Bancomat, un fenomeno attribuibile al progresso tecnologico. Durante la pandemia, abbiamo imparato quanto sia facile adottare un approccio principalmente telematico. Molte banche, pertanto, hanno scelto di chiudere le filiali a favore dell’home banking, trasformando migliaia di correntisti in utenti di banche virtuali piuttosto che fisiche.
Bancomat: il declino è sempre più vicino
Questa mossa non è priva di vantaggi. Per le banche, si traduce in risparmi significativi in termini di consumo di energia elettrica, poiché i dipendenti lavorano in modalità smart working. Anche i costi per dispositivi elettronici, come computer, scanner e stampanti, sono ridotti, così come l’uso di carta e forniture d’ufficio. Per il correntista, i vantaggi includono una riduzione delle commissioni per i prelievi da sportelli non appartenenti alla propria banca, una completa digitalizzazione dei servizi e la capacità di eseguire numerose operazioni in autonomia, avendo solo bisogno di un dispositivo e una connessione internet stabile.
Questo cambiamento è evidenziato dal fatto che, a partire dal 1° luglio di quest’anno, tutti gli ATM e le casse automatiche ING in Italia saranno definitivamente dismesse. La banca, quindi, non fornirà più servizi di prelievo e deposito tramite i propri ATM. Tuttavia, considerando l’avanzamento dei pagamenti digitali, questo non sembra essere un cambiamento così drammatico. Con l’introduzione e la diffusione del bonifico bancario, usiamo sempre meno contanti e prediligiamo il pagamento con carta di credito.
Oggi, abbiamo anche la possibilità di effettuare transazioni non solo senza contanti, ma anche senza contatto e tramite un’applicazione wallet sul nostro smartphone. Questo ci permette di pagare semplicemente avvicinando il telefono al dispositivo pos, senza bisogno di tirare fuori il portafoglio. Sebbene non tutti siano favorevoli a un tale cambiamento, è indubbio che ridurrebbe l’evasione fiscale e altre attività illegali legate all’uso del contante, come lo spaccio, il riciclaggio e la contraffazione.