Una delle caratteristiche più interessanti per quanto riguarda la nuova famiglia di Motorola, la edge 40, è il comparto fotografico. Proprio per questo motivo insieme agli autori del progetto Under Milano che sono Tiziano Demuro e Sergio Raffaele, si è scelto di lanciare una mostra fotografica organizzata insieme a Motorola.
In questo modo sarà valorizzato proprio il comparto fotografico di altissima qualità che va a caratterizzare l’ultima gamma smartphone del colosso. La peculiarità principale è quella di poter scattare fotografie in ogni condizione di luce. Fino a domenica 28 maggio, presso Corso Matteotti 10 a Milano, sarà visibile dunque la mostra “Endless Journey. La bellezza è ovunque”. Il percorso sarà composto da fotografie scattate interamente dall’ultimo flagship lanciato da Motorola, ovvero il nuovo edge 40 Pro. Ricordiamo che questo dispositivo si distingue per il suo design curvo, oltre che per la fotocamera di ottime specifiche.
Motorola edge 40 family: la mostra con la collaborazione di Under Milano
Questo è quanto dichiara Giorgia Bulgarella, head of marketing di Motorola Italia:
“Motorola guarda da sempre con attenzione al mondo del design, e la nuova gamma edge 40 dimostra, tra le altre cose, il nostro impegno nel creare prodotti che uniscano la cura dei dettagli, la ricerca del bello e l’innovazione nei materiali. edge 40 pro ed edge 40, oltre al design, si distinguono anche per un comparto foto di ultima generazione in grado di cogliere ogni sfumatura, come dimostra questa mostra realizzata interamente con edge 40 pro, grazie agli artisti di Under Milano“.
“Da 5 anni Under Milano raccoglie dettagli, gesti, spazi della metropolitana milanese. Durante l’ultima Design Week abbiamo continuato la nostra ricerca sperimentando le possibilità del nuovo edge 40 pro.” dichiara Tiziano Demuro di Under Milano.
Queste sono infine le parole di Sergio Raffaele, ancora per Under Milano:
“Le stazioni, i vagoni, le scale mobili, i lunghi corridoi che collegano una linea a un’altra non sono solo luoghi di passaggio ma diventano teatro di piccole storie quotidiane che si consumano in assoluto silenzio e rivelano a uno sguardo più attento momenti di bellezza”.