Twitter ha assunto un nuovo CEO, come annunciato dall’attuale CEO ancora in carica Elon Musk. Un cambiamento prevedibile ma inaspettato a distanza di così poco tempo.
Musk ha confermato che il nuovo CEO prenderà presto il suo posto, entro le prossime tre settimane, sarà una donna e al momento non è stata ancora svelata la sua identità. “Il mio ruolo passerà a quello di presidente esecutivo e CTO, supervisionando prodotti, software e sysops”, ha aggiunto il miliardario. Il nuovo dirigente guiderà anche X, la futura società madre dei vari progetti di Musk, il quale ha dichiarato che intende trasformare Twitter in un’app “pensata per fare tutto” con una varietà di servizi offerti oltre ai social network.
Secondo quanto riferito da alcune voci online, Linda Yaccarino, responsabile della pubblicità per NBCUniversal, è la misteriosa donna in trattative per assumere il ruolo di CEO di Twitter. Notizia riportata anche dal Wall Street Journal. Yaccarino, che lavora con NBCU da più di un decennio, ha contribuito a lanciare il canale di streaming Peacock dell’azienda. Non è così improbabile soprattutto se consideriamo che l’arrivo di Musk ha portato e continua a portare con sé un susseguirsi di stravolgimenti.
Musk cede il suo posto da CEO ad un nuovo amministratore delegato che lo sostituirà nelle prossime settimane
Musk in pochi mesi alle redini del noto social ha licenziato migliaia di dipendenti. Ha anche ammesso il tracollo di Twitter che va avanti da ben quattro anni. Sotto Musk, Twitter ha anche ripristinato gli account vietati o sospesi transfobici, nonché personaggi come Donald Trump e Kanye West, rimossi in passato rispettivamente per incitamento alla violenza e pubblicazione di messaggi antisemiti. Mercoledì Twitter ha anche rilasciato un sistema di messaggistica diretta crittografato, sebbene sia stato stroncato dagli esperti di sicurezza perché pieno di difetti.
“Sto cercando di essere positivo riguardo l’implementazione di DM crittografati da parte di Twitter. Anche se ci sono così tante cose su questo sistema che lo fanno sembrare una versione v0.1 o sono semplicemente odiosi”, replica Matthew Green, crittografo e professore di informatica presso Johns Hopkins University. C’è ancora tanta strada da fare per la piattaforma, il nuovo CEO potrebbe segnare la vera svolta decisiva.