La suddetta venne introdotta verso la fine degli anni ’70, originariamente pensata per finanziare la TV pubblica, nel corso degli anni subì delle lievi modifiche, soprattutto il prezzo lievitò non poco, sino a raggiungere il costo attuale di 90 euro annui, che gli utenti devono versare a rate fisse mensili addebitate sulle bollette dell’energia elettrica.
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Canone Rai, non tutti devono versare la tassa
Non tutti gli utenti si ritrovano oggi costretti a versare la tassa, è bene sapere, infatti, che è possibile richiedere l’esenzione a partire dall’assenza di un valido motivo per la sua applicazione. In altre parole, la condizione essenziale per il pagamento dell’imposta sarebbe legata alla presenza di un televisore nel domicilio, se così non fosse il consumatore ha pieno diritto a richiedere l’esenzione, presentando una autodichiarazione all’Agenzia delle Entrate.
Coloro che invece hanno compiuto almeno 75 anni ed hanno un reddito famigliare annuo non superiore alla quota limite di 8000 euro, possono ugualmente accedere all’esenzione. In entrambi i casi è richiesta la presentazione della domanda entro e non oltre il 31 gennaio per l’esenzione completa dell’anno, oppure il 30 giugno per i successivi 6 mesi (non è possibile in nessun modo ottenere un rimborso di quanto già versato).