L’Autorità Garante della privacy irlandese ha deciso: multa record inflitta a Meta. L’ammenda da 1,2 miliardi di euro è stata comminata alla società per la violazione della legge europea sulla privacy. Le indagini hanno portato infatti a scoprire tale illecito da parte di Meta mediante Facebook. L’ammenda infatti avrebbe avuto seguito dopo il trasferimento dei dati personali degli utenti europei avvenuto negli Stati Uniti. Si tratta attualmente della multa più elevata mai applicata prima d’ora all’interno di questo campo.
Andrea Jelinek, la presidente dell’Edpb ha specificato come la violazione compiuta da Meta sia “molto grave” visto che riguarda trasferimenti di dati personali effettuati in maniera “sistematica, continuata e ripetitiva“.
“Facebook ha milioni di utenti in Europa e quindi il trasferimento di dati è stato enorme. La multa senza precedenti rappresenta un segnale forte
“. Questo nei confronti degli autori di tale illecito, proprio per far capire che “gravi violazioni comportano conseguenze di grande portata“.
A realizzare la nota di risposta da parte di Meta, sono stati Nick Clegg e Jennifer Newstead, rispettivamente President Global Affairs e chief Legal Officer dell’azienda:
“Faremo appello contro la sentenzae contro la multa ingiustificata e chiederemo una sospensione delle richieste attraverso i tribunali. Non vi e’ alcuna interruzione immediata di Facebook in Europa, la decisione include periodi di implementazione che dureranno fino alla fine di quest’anno“.
La situazione potrebbe essere quindi molto più lunga del previsto, per cui una risoluzione non arriverà di certo nei prossimi giorni.