La grande rivoluzione della mobilità sta per arrivare in Europa. Sono oramai trascorse settimane da quando le istituzioni europee hanno votato a favore di uno futuro sto all’attuale sistema dei trasporti, basato prevalentemente su vetture a motore termico con alimentazione a benzina o a diesel.
Complice anche la stagione precedente caratterizzata da enormi rincari sui prezzi dei carburanti, l’UE ha dato seguito ai suoi progetti per la transizione ecologica della mobilità. Nel prossimo decennio, infatti, sia le case automobilistiche che i cittadini comunitari dovranno indirizzare i loro investimenti verso l’acquisto di vetture elettriche.
La data chiave per la transizione ecologica è il 2035. Proprio a partire da quest’anno, infatti, non sarà più possibile immatricolare in Europa veicoli che si dotano di un motore termico a benzina o diesel. Le uniche immatricolazioni saranno quelle che prevedono la dotazione di un motore elettrico da parte dell’automobile.
Le vetture ecologiche saranno quindi il futuro della mobilità nel nostro continente, con una piccola eccezione. Nel suo vademecum, infatti, l’Unione Europea ha previsto un’esenzione dalle politiche di riconversione solo per i veicoli con motore termico che utilizzano gli e-fuels, ovvero i carburanti (simili alla benzina e al diesel) che si producono attraverso una reazione chimica tra idrogeno ed anidride carbonica.
La posizione dell’Italia sulla decisione dell’Europa è ancora molto scettica. Il Governo italiano, sino a qualche giorno fa contrario alla decisione comunitaria, nelle votazioni ufficiali sulla transizione ecologica entro il 2035 si è astenuto da un giudizio positivo.