La truffa Shoulder Surf sta diventando sempre più diffusa, con i criminali che rubano telefoni e prosciugano i conti bancari delle vittime. Ma come funziona esattamente questa frode e come possiamo proteggerci?
La truffa del “Shoulder Surf” inizia con i criminali che si posizionano dietro la vittima per spiare il PIN del dispositivo prima di rubarlo. Una volta che il telefono è nelle loro mani, i ladri usano il PIN per sbloccarlo e cercano di utilizzare lo stesso codice per accedere alle app dello smartphone, in particolare quelle bancarie. Se il PIN non funziona, cercano nelle note del telefono per vedere se la vittima ha salvato password e credenziali.
Questa truffa è più complessa e meno comune rispetto ad altre, ma il potenziale danno per le vittime è devastante. Come spiega John Roch, sovrintendente investigativo della polizia di Londra, un criminale che riesce a entrare nel telefono e nelle app bancarie può avere accesso a tutti i risparmi della vittima. Un esempio di questa truffa è quello di Jacopo de Simone, che ha perso 22.000 sterline dopo che i ladri sono riusciti a rubare il suo smartphone e ad accedere all’app della sua banca. De Simone ha dovuto passare dieci mesi a dimostrare che non era stato lui a spendere i soldi
e che era vittima di un furto.Per proteggersi da questa truffa, ci sono diverse misure che si possono adottare. Una delle più semplici è utilizzare l’impronta digitale per sbloccare l’accesso al telefono. Inoltre, è importante non inserire le proprie password in pubblico e non salvare sul telefono codici e credenziali che potrebbero essere utilizzate dai ladri. De Simone suggerisce anche di non tenere le app bancarie sul telefono, per ridurre il rischio di furto di denaro o informazioni private.