Lasciare lo smartphone in carica di notte è una pratica comune per molti di noi, ma ci siamo mai chiesti quanto consuma lasciare il telefono collegato alla corrente, e se questa operazione comporta dei rischi per la nostra salute? Sarà meglio approfondire l’argomento, prevenire è meglio che curare.
Lasciare lo smartphone in carica di notte: le verità mai emerse
In termini di consumo energetico, collegare il cellulare al caricatore la notte comporta un maggior consumo di energia. Questo perché il telefono continua a restare collegato anche quando ha raggiunto la carica massima. Tuttavia, non stiamo parlando di grandi consumi. In media, il consumo della batteria di un cellulare va dai 3 ai 7 watt ad ogni carica, che tradotto in termini di costi significa una cifra che va dai 2 ai 4.50 euro l’anno.
Se carichiamo il telefono di notte e lo lasciamo collegato alla corrente anche quando ha raggiunto la piena carica, il caricabatterie continuerà a consumare circa 2,24 watt. Sebbene si tratti di una quantità minima, l’azione di ciascuno di noi, sommata a quella degli altri, può fare la differenza.
Dal punto di vista della salute, le radiazioni elettromagnetiche emanate dai nostri dispositivi possono disturbare il nostro riposo. Queste, interrompono la produzione di melatonina e potrebbero a lungo andare causare problemi di metabolismo e l’insorgere di disturbi quali l’obesità e il diabete.
In conclusione, potrebbe essere utile cambiare le nostre abitudini e provare a ricaricare il telefono durante il giorno, sia per ridurre il consumo energetico sia per limitare l’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche durante la notte.