Il superbollo, una tassa aggiuntiva rispetto alle altre imposizioni fiscali sull’auto, potrebbe essere abolito. Questa proposta è stata presentata alla legge delega fiscale da alcuni esponenti della Lega, tra cui il leader Matteo Salvini. L’obiettivo è semplificare e ridurre la tassazione, come spiegato dai deputati Alberto Gusmeroli, Alberto Bagnai, Laura Cavandoli e Giulio Centemero.
Superbollo: quali sono le novità?
Il superbollo è una tassa che si paga per ogni kW di potenza superiore ai 185 kW (252 CV), e da quando è entrato in vigore nel 2012, ha portato all’Erario circa 110 milioni di euro. Tuttavia, ha anche causato una perdita di gettito stimata in circa 400 milioni di euro, rendendolo un obiettivo per l’abolizione.
L’emendamento sarà esaminato dalla Commissione Finanze della Camera, seguendo un processo che dovrebbe portare alla sua approvazione già prima della pausa estiva, come indicato da Maurizio Leo, viceministro all’Economia con delega sulle materie tributarie e fiscali. L’abolizione del superbollo è stata discussa per anni, data la sua scarsa efficacia in termini di gettito fiscale e il suo impatto negativo sui proprietari di auto. Se l’emendamento dovesse passare, rappresenterebbe un importante passo avanti nella semplificazione del sistema fiscale italiano, riducendo il carico fiscale per i proprietari di auto con una potenza superiore ai 185 kW.
Tuttavia, è importante notare che l’abolizione del superbollo non avrebbe solo un impatto sui proprietari di auto, ma anche sulle finanze pubbliche. Sebbene il gettito del superbollo sia relativamente piccolo, la sua abolizione comporterebbe una perdita di entrate per l’Erario. Sarà quindi interessante vedere come il governo compenserà questa perdita di entrate, se l’emendamento dovesse essere approvato.