Un team di ricercatori dell’Università cinese di Tianjin ha sviluppato un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale che ha permesso di trasformare la famosa opera d’arte “La Gioconda” in un ologramma. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’uso di un super-materiale che interagisce con le onde sonore in modo particolare, creando immagini attraverso l’interferenza tra onde luminose e sonore.
Intelligenza Artificiale: la tecnologia arriva nel mondo dell’arte
L’algoritmo utilizzato si basa su una rete neurale artificiale, che ha guidato i ricercatori nell’ottimizzazione della metasuperficie utilizzata. Questa superficie bidimensionale ha proprietà che dipendono più dalla struttura del metamateriale che dalla sua composizione chimica. Il risultato è un ologramma di alta qualità che riproduce fedelmente la famosa opera d’arte.
La scelta di “La Gioconda” non è casuale. Come spiega Yue-Sheng Wang, co-autore dello studio, l’opera è così famosa che quasi tutti la conoscono. Inoltre, è piena di transizioni delicate e sottili tra strati diversi, che esaltano la morbidezza e il mistero del dipinto, rendendola un ottimo banco di prova per dimostrare l’efficacia del metodo utilizzato.
Sebbene l’ologramma ottenuto sia bidimensionale, lo stesso approccio potrebbe essere utilizzato per creare immagini tridimensionali. Questo potrebbe avere applicazioni innovative in ambito sanitario (ad esempio nella visualizzazione di immagini mediche o nella creazione di modelli tridimensionali di strutture anatomiche), come dimostra la recente creazione di un antibiotico in sole due ore grazie proprio all’intelligenza artificiale.
Questo studio rappresenta un passo avanti significativo nel campo dell’arte digitale e dell’intelligenza artificiale, e apre la porta a nuove possibilità di interazione con le opere d’arte.