Situazione spinosa per Whatsapp che si va ad immischiare in un’affare internazionale. Sembra infatti che la società americana sia stata citata da un tribunale russo, che a sua volta l’ha multata per circa tre milioni di rubli (circa 40.000 euro).
La motivazione? Sembra che la piattaforma non abbia eliminato alcuni contenuti vietati di cui era stata già richiesta prima la cancellazione. Una situazione così assurda che è diventata un record: infatti sembra che sia la prima volta che la Russia denuncia ufficialmente Whatsapp.
Meta, d’altronde, è stata etichettata come un tipo di società “estremista” da Mosca l’anno scorso. Nonostante questo l’applicazione continuava ad essere utilizzata senza restrizioni e senza ulteriori indagini da parte del governo Russo durante questi anni, almeno non ufficiali.
Ma non è la prima volta che succede: anche Meta, Facebook e Instagram ( che ora non possono più essere visualizzati e utilizzati in Russia), sono società che sono state multate, così come Twitter
e Google di Alphabet.L’agenzia di stampa RIA ha riferito che la multa era dovuta al rifiuto di WhatsApp di rimuovere le informazioni su un farmaco che si chiama Lyrica. In breve, la vendita e la produzione sono vietate in Russia. Ma nonostante i solleciti, sembra che non ci sia stata risposta dall’altra parte.
Una situazione spinosa
E in vena di processi, sembra che sia stata multata anche la Wikimedia Foundation, azienda che si trova dietro Wikipedia per tre milioni di rubli. Anche in questo caso sembra che non siano state rimosse informazione che la Russia considerava “false” in merito al conflitto tra Mosca e Ucraina.
Wikimedia non ha risposto immediatamente ad una richiesta di commento. In precedenza ha affermato che le informazioni di cui le autorità russe si sono lamentate erano di buona provenienza.