Durante gli ultimi tempi sono stati sollevati tanti dubbi in merito a quello che potrebbe essere l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’umanità. Più persone riferiscono di essere ormai frequentemente inclini all’utilizzo di questa risorsa, la quale effettivamente può avere delle potenzialità eccezionali in positivo. Bisogna però valutare anche gli aspetti negativi che potrebbero contraddistinguere questa sorta di alternativa al cervello umano.
Per questo motivo più personalità importanti hanno firmato nel passato recente un documento nel quale si lancia l’allarme sull’assenza di regolamentazioni utili per l’intelligenza artificiale. Tra i 350 esperti e manager in questione, c’è anche Domenico Talia, professore di sistemi di elaborazione delle informazioni presso l’Università della Calabria.
Queste sono le parole di Talia rilasciate a TGCOM24 durante un’intervista. Da questo primo estratto si capisce benissimo la motivazione per cui il professore ha provveduto a firmare il documento in cui si parla di allarme.
“Le tecnologie di intelligenza artificiale che sono state sviluppate negli ultimi anni sono formidabili e possono realizzare compiti molto complessi che finora sono stati prerogativa esclusiva degli esseri umani. Proprio grazie alle loro enormi potenzialità possono avere impatti negativi su parte del genere umano se venissero usate per manipolare l’informazione su scala globale, per prendere decisioni non controllate con ricadute sociali, per creare o guidare robot soldati o infrastrutture militari, o per sostituire gli esseri umani su larga scala nel mondo del lavoro. Credo che la concreta possibilità di questi scenari sia una motivazione sufficiente per firmare l’appello e dare così un avviso di rischio a tutti i cittadini.”