A giugno sono previsti diversi eventi e decisioni importanti, in un mese intenso per Tim. La nomina del sostituto di Arnaud de Puyfontaine, l’ex amministratore delegato di Vivendi che si è dimesso dal consiglio di amministrazione a gennaio, è una delle questioni importanti all’ordine del giorno. Il 14 giugno è prevista una riunione per integrare il consiglio e scegliere un nuovo candidato. Il candidato presentato dall’azionista francese, Luciano Carta, è tra i possibili sostituti, ma si stanno valutando anche altri nomi non nominati.
Un altro evento chiave previsto per giugno è la visita di Netco, che si terrà il 19 giugno. Questa indagine fornirà informazioni utili sullo stato e sulle prestazioni dell’azienda nel periodo successivo alla stagione. Solo tre giorni dopo, il 22 giugno, il consiglio di amministrazione si riunirà per affrontare una serie di questioni, tra cui le possibili opzioni per sostituire il posto vuoto di de Puyfontaine.
TIM proporrà presto le nuove offerte
In questo periodo Tim attenderà anche le nuove proposte di rete di Kkr e Cdp/Macquarie. La scadenza dell’offerta è stata prorogata a venerdì 9 settembre. Sebbene non siano previste modifiche ai prezzi di offerta, che ora sono di 21 miliardi di dollari per Kkr e di 19,3 miliardi di dollari per Cdp/Macquarie, ci sono diversi ostacoli da superare, tra cui le questioni antitrust. Questi ostacoli devono essere superati affinché le offerte abbiano successo.
I piccoli azionisti, a sorpresa, stanno valutando la possibilità di scorporare la vendita della rete di Tim dalla fusione con Open Fiber, lasciando intendere che questo metodo potrebbe sbloccare la situazione e portare a un accordo. Tuttavia, la conclusione finale su questo argomento è ancora sconosciuta.
Tim si trova ad affrontare un mese pieno di scelte e dibattiti cruciali. La nomina di un nuovo membro del consiglio di amministrazione, l’esame delle prestazioni di Netco e l’analisi delle offerte di rete influenzeranno il corso futuro dell’azienda. Gli stakeholder attendono con ansia i risultati di questi eventi e le possibili conseguenze per Tim e per il settore delle telecomunicazioni nel suo complesso.