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La televisione è il mezzo di comunicazione di massa che non conosce rivali.
Dalla sua nascita ad oggi oggetto di numerosi studi da parte di psicologi e sociologi.
Tali studi sono stati condotti al fine del definirne gli effetti psicologici e comportamentali sulle persone.
È noto infatti che restare troppo tempo davanti alla televisione può provocare risvolti negativi.
Diventata da anni la babysitter dei bambini, l’esposizione prolungata allo schermo può portare a deficit dell’attenzione, compromettere le capacità critiche e di giudizio, rendere più aggressivi e tendenti all’ira.
A tal proposito, al fine di studiare non solo gli effetti psicologici ma anche fisici che una troppa esposizione alla televisione può causare nelle persone, un gruppo di scienziati degli Stati Uniti ha condotto un esperimento su un campione di circa 90.000 donne, tra i 25 e i 42 anni.
L’esperimento si è proposto di seguire lo stato di salute di queste donne in un arco temporale di vent’anni, 1991
al 2011.Tuttavia, il ricercatore della scuola di Medicina all’Università di Whashington, Yin Cao, ha confutato questo esperimento.
I suoi dubbi erano relativi al nesso poco logico tra esposizione alla televisione e rischio di cancro al retto.
Egli ha infatti ribadito, che prima di allarmare una popolazione intera, per lo studio dovevano essere presi in considerazione gli stili di vita sedentaria di queste donne, l’obesità, eventuali vizi come il fumo e così via.
Soprattutto considerato il fatto che lo studio è stato condotto su una popolazione come gli Stati Uniti in cui il rischio di obesità, anche giovanile, ha i livelli più alti al mondo.