Negli ultimi due secoli, la forza del campo magnetico terrestre è diminuita e un punto debole nel campo, noto come Anomalia del Sud Atlantico (SAA), si è diffuso sull’Oceano Atlantico. Questi fenomeni hanno alimentato le preoccupazioni riguardo a una possibile inversione dei poli magnetici.
Terra: siamo vicini all’inversione dei poli magnetici?
Il geologo Andreas Nilsson dell’Università di Lund in Svezia, autore dello studio, afferma che l’Anomalia del Sud Atlantico probabilmente scomparirà entro i prossimi 300 anni e che la Terra non si sta dirigendo verso un’inversione di polarità. Secondo Nilsson, siamo attualmente in un periodo di campo geomagnetico molto forte dal punto di vista geologico, quindi c’è ancora molta strada da fare prima di un’inversione di polarità.
Lo studio ha rilevato che il campo magnetico terrestre si è indebolito costantemente da quando sono stati istituiti i primi osservatori geomagnetici nel 1840, mentre la debolezza del SAA è cresciuta in quel periodo. Ciò ha portato alcuni scienziati a teorizzare che il campo stia diminuendo di forza appena prima di invertire completamente la direzione, cosa che ha fatto diverse volte in passato.
Ad ogni modo, la nuova ricerca ha scoperto che grandi anomalie geomagnetiche si sono verificate prima, e relativamente di recente, nel tempo geologico, senza causare un’inversione del campo magnetico. Queste però svaniscono poche centinaia di anni dopo, e non c’è alcun segno che la SAA sarà diversa.
Perché abbiamo tanta paura? Poiché il campo magnetico agisce come uno scudo contro le letali radiazioni solari e fa funzionare anche le bussole magnetiche. Durante un’inversione del campo magnetico, è probabile che i satelliti in orbite basse possano essere danneggiati da maggiori quantità di radiazione solare, anche se potrebbero essere protetti rendendoli più pesanti.
Un curioso effetto collaterale di una completa inversione del campo magnetico sarebbe che le spettacolari aurore che ora si verificano principalmente sopra i poli si verificherebbero in tutto il mondo.