IPTV non molla, anche se fioccano gli arresti e le chiusure La giusta battaglia contro il mondo illegale dell’IPTV sta entrando nel vivo, nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad alcuni interventi da parte del Governo, il quale ha conferito più poteri all’AGCOM per la chiusura immediata dei flussi di trasmissione, inasprendo anche le pene per un numero sempre maggiore di utenti.

L’Europa non sta assolutamente a guardare, una importante operazione ha portato alla chiusura di 1200 server nei Paesi Bassi, precisamente a Den Heldler. La motivazione legata alla disattivazione degli stessi è molto semplice: utilizzo illegale per la trasmissione di segnali legati al mondo dell’IPTV.

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IPTV non molla la presa sul mondo delle pay TV

Nonostante le continue retate e gli interventi del Governo, l’IPTV continua a prosperare, infatti nei Paesi Bassi sono circa 1 milione gli utenti che ancora fruiscono dei servizi illegali (alcuni gratis, altri pagando 6,82 euro al mese), mentre in Italia si stima un giro di affari superiore al miliardo di euro, numeri impressionanti che portano con sé una importante perdita di profitti per le aziende, denaro che potrebbe essere investito nel miglioramento dei servizi o delle architetture stesse.

Se avete dubbi sull’utilizzo dell’IPTV, ricordiamo che di base la trasmissione in streaming dei contenuti non è illegale, lo diventa nel momento in cui si dovesse utilizzare il tutto per accedere a contenuti originariamente criptati, o che gli altri utenti normalmente possono godere a pagamento. Il gioco non vale la candela, non vale davvero la pena rischiare multe severissime, per così poco.

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