L’Esercito Popolare di Liberazione della Cina ha recentemente rivisto le sue norme di arruolamento, con un nuovo focus sul reclutamento di studenti universitari altamente qualificati. Questa mossa è in linea con l’obiettivo di accelerare la meccanizzazione, l’informatizzazione e l’intelligentizzazione delle forze armate cinesi. L’obiettivo è di raggiungere la modernizzazione della difesa nazionale e delle forze armate entro il 2035.
La nuova legge consente alle università di gestire il compito di arruolare gli studenti. L’obiettivo è di introdurre studenti di scienze e ingegneria formati all’alta tecnologia, come l’intelligenza artificiale e la robotica. Satelliti spaziali, cibernetica e droni sono aree di particolare interesse. L’esercito si sta anche concentrando sulla ricerca della “guerra d’intelligenza” che fa uso dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie.
Questa “caccia” a giovani talenti e competenze tecnologiche si inserisce in un processo più ampio di focus su ricerca e sviluppo, un tradizionale punto debole dell’avanzamento tecnologico cinese. Inoltre, c’è un crescente spazio concesso a tecnocrati e figure con competenze ingegneristiche o legate al settore aerospaziale. La nuova normativa risponde anche a un’altra esigenza: quella di contrastare la contrazione degli arruolamenti, causata negli ultimi anni dall’invecchiamento della popolazione cinese. Un trend che potrebbe aumentare nel prossimo futuro, visto che nel 2022 è stato registrato il primo storico calo demografico dopo 61 anni.
Riassumendo: la Cina sta cercando di modernizzare le sue forze armate attraverso l’arruolamento di studenti universitari altamente qualificati e l’accento sulla tecnologia e l’intelligenza artificiale. Questo è un passo importante verso l’obiettivo di raggiungere la modernizzazione della difesa nazionale e delle forze armate entro il 2035.