Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le persone più intelligenti tendono a rispondere più lentamente a problemi complessi. Questo è quanto emerge da un recente studio che ha analizzato i dati di 1.176 partecipanti allo Human Connectome Project, un progetto che utilizza la risonanza magnetica funzionale per osservare come le connessioni cerebrali si attivano quando vengono sfidate e a riposo.
Nell’immaginario collettivo, l’intelligenza è spesso associata alla rapidità di pensiero. Tuttavia, questo studio ha rivelato che le persone con un QI più elevato tendono a prendersi più tempo per rispondere a problemi complessi, anche se hanno maggiori probabilità di ottenere la risposta corretta. Al contrario, rispondono più velocemente a problemi semplici.
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Nature Communications, suggeriscono che le persone più intelligenti sono in grado di vedere rapidamente la soluzione ai problemi facili. Tuttavia, quando la complessità del problema aumenta, il loro vantaggio risiede nella pazienza di aspettare che tutte le aree del cervello abbiano completato l’elaborazione richiesta, piuttosto che rispondere immediatamente.
Questi risultati sfidano la concezione comune che l’intelligenza sia direttamente correlata alla rapidità di pensiero. Invece, suggeriscono che la capacità di prendersi il tempo necessario per elaborare informazioni complesse può essere un indicatore più accurato dell’intelligenza. Questo studio sottolinea l’importanza di prendersi il tempo necessario per rispondere a interrogativi complessi, piuttosto che cercare di rispondere il più rapidamente possibile.