Noi tutti conosciamo bene la Nvidia RTX 2080, una scheda video di fascia alta che per un buon biennio ha costituito la top di gamma della famiglia gaming di Nvidia per poi essere rimpiazzata dalle schede di nuova generazione, ovvero le RTX serie 30 e 40, serie che la rendono obsoleta di ben due generazioni sebbene essa sia ancora tranquillamente adatta a giocare a tutti i giochi in commercio al massimo senza paura.
Per chi non lo ricordasse la scheda monta a bordo 8Gb di memoria GDDR6, che all’epoca erano ritenuti mostruosamente elevati come capacità, mentre oggi sarebbero quasi pochi per chiunque, visto che i tagli arrivano tranquillamente a numeri importanti come 24Gb.
Dal momento che per molti 8Gb possono risultare dunque pochi e inadatti alla modernità, un’azienda ha pensato bene di prendere la scheda e installarci a bordo la bellezza di 44Gb di memoria, come infatti mostra lo screenshot di GPU-Z, la scheda monta 45056 MB
di memoria su un bus a 352 bit per una bandwidth totale di 616 GB/s, il tutto però su un’architettura obsoleta di ben 5 anni.La soluzione al mistero è in realtà molto semplice, la scheda sfruttata dall’azienda è un modello prodotto da Leadtek che sfrutta il PCB delle versioni reference, i quali sono i medesimi presenti sulla Titan RTX, l’ultima Titan prodotta, la quale vantava slot di memoria su ogni lato del PCB per un totale di 24Gb, nella 2080 ne veniva sfruttato solo uno.
Dunque l’azienda non ha fatto altro che riempire gli slot con memorie da 2Gb, va sottolineato però che, sebbene venga riconosciuta, la memoria nei benchmark non può essere sfruttata, poiché incompatibile con i drivers ufficiali che sono tarati su 8Gb.