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Prima di vedere il prossimo iPhone SE di quarta generazione bisognerà aspettare del tempo. Gli analisti, infatti, ritengono che il nuovo device Apple non arriverà nel corso del 2024, spostando la possibile finestra di lancio dopo il prossimo anno.

Questa ipotesi è stata formulata Blayne Curtis e Tom O’Malley, analisti di Barclays. I due analisti hanno avuto alcune conversazioni con vari fornitori di Apple nel corso delle giorni appena trascorsi. Grazie alle informazioni raccolte, è stato possibile definire che iPhone SE non arriverà nel 2024.

Il motivo principale sembra legato ad una scelta interna di Apple e alla produzione di un componente in particolare. L’azienda di Cupertino si sta concentrando sullo sviluppo di un modem 5G realizzato internamente. Questo componente non sarà pronto nel breve periodo e quindi non sarà possibile utilizzarlo sui device di nuova generazione.

 

Apple potrebbe scegliere di posticipare il lancio di iPhone SE per puntare maggiormente sullo sviluppo di una particolare tecnologia proprietaria

Ricordiamo che Apple sta lavorando sulla realizzazione di una soluzione modem proprietaria dal 2018. L’azienda ha acquisito i brevetti e le proprietà intellettuali di Intel per accelerare lo sviluppo ma le previsioni indicano ancora un paio di anni di lavori.

Stando a quanto ipotizzato da Ming-Chi Kuo, se tutto dovesse andare per il verso giusto, la produzione vera e propria dei modem inizierà nel 2025. Questo significa che i futuri iPhone 16 non saranno dotati della nuova tecnologia ma bisognerà attendere la futura generazione. Solo a partire da iPhone 17, Apple utilizzerà i modem 5G proprietari.

Questo maggior tempo a disposizione permetterà ad Apple di ottimizzare le funzionalità di iPhone SE. Ci aspettiamo che il design della futura generazione sarà simile a quello degli iPhone attuali, con un display OLED dalla possibile diagonale di 6,1 pollici e supporto al Face ID.

L’attuale iPhone SE è stato lanciata a marzo 2022. La prima e la seconda generazione, invece, sono arrivate sul mercato rispettivamente nel 2016 e nel 2020. I tempi quindi sono maturi per una nuova versione, anche se potrebbe tardare ad arrivare.

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