A inizio mese, diversi servizi di Microsoft, tra cui la posta elettronica di Outlook e l’app cloud OneDrive, sono stati colpiti da attacchi informatici. Secondo quanto riportato da Microsoft nel suo blog dedicato alla sicurezza, il gruppo di criminali informatici Anonymous Sudan sarebbe dietro questi attacchi. Nonostante le interruzioni, Microsoft ha confermato che non vi è stata alcuna violazione dei suoi sistemi e che i dati dei clienti non sono stati compromessi.
Microsoft: le diverse tecniche di attacco DDoS
Gli attacchi, denominati Storm-1359, hanno utilizzato diverse tecniche di attacco DDoS di livello 7, tra cui Http(S) flood, cache bypass e Slowloris. In risposta, Microsoft ha rafforzato le protezioni del livello 7, ottimizzando Azure Web Application Firewall (WAF) per proteggere meglio i clienti.
Nel frattempo, in Italia, i servizi di posta elettronica di Libero e Virgilio, gestiti da Italiaonline, hanno anche loro subito interruzioni a partire dal 13 giugno. Questo è il secondo episodio di ‘crisi’ in meno di sei mesi, con migliaia di clienti che non sono riusciti ad accedere alle loro caselle di posta. Italiaonline ha dichiarato che il disservizio è “in fase di risoluzione” e che sta lavorando per ripristinare le piene funzionalità degli account.
Ciò ci fa capire che questi incidenti sono l’esempio perfetto dell’importanza della sicurezza informatica e della gestione efficace delle infrastrutture. Le aziende devono essere sempre pronte a rispondere agli attacchi informatici e a migliorare continuamente le loro misure di sicurezza, mentre gli utenti devono essere consapevoli dei rischi e prendere le misure appropriate per proteggere i loro dati.