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Spionaggio tramite smartphone, un’indagine svela nuovi rischi per la privacy

Una delle attività riemerse sotto i riflettori dopo l’inizio della guerra in Ucraina, lo spionaggio viene spesso associato alla sicurezza informatica. Un interessante studio sull’argomento è stato condotto da ricercatori di alcune università americane e pubblicato alla fine del 2022. I ricercatori di Kaspersky lo hanno analizzato e hanno condiviso i loro risultati.

In un articolo pubblicato di recente, gli studiosi hanno analizzato la possibilità di utilizzare un accelerometro per ascoltare una telefonata e registrare le parole pronunciate dall’interlocutore mentre venivano riprodotte dall’altoparlante del dispositivo. Il metodo ha funzionato grazie all’accelerometro e all’altoparlante.

Ecco cosa hanno scoperto i ricercatori

A che scopo è possibile ascoltare le conversazioni combinando questi due fattori? Il telaio e l’altoparlante dello smartphone vibrano all’unisono ogni volta che l’utente sta conversando con qualcuno utilizzando l’altoparlante integrato del dispositivo. Anche quando il telefono è comodamente appoggiato all’orecchio durante una normale conversazione, l’accelerometro dei modelli più recenti può rilevare queste vibrazioni.

Di default, lo smartphone blocca il malware che registra le telefonate perché viola i termini di servizio del sistema operativo. E se, invece, lo spyware

tracciasse le letture dell’accelerometro? L’accelerometro non può “sentire” una voce umana, ma può memorizzare impulsi simili al parlato.

Il vero problema di questa ricerca è fino a che punto il contenuto della conversazione può essere ricostruito utilizzando i dati dell’accelerometro: nel 92% dei casi è stato possibile discriminare tra due voci utilizzando i dati dell’accelerometro e solo nel 98% dei casi è stato possibile rilevare correttamente il sesso dell’oratore.

Lo sviluppo di misure difensive contro pericoli teorici può essere reso possibile dagli esperimenti intrapresi dagli scienziati per testare nuove tecniche di violazione della privacy. È importante notare che lo studio dimostra come una tecnologia complessa come lo smartphone contenga molte opportunità di falle nella sicurezza.

Tutte queste devono essere prese in considerazione durante lo sviluppo di apparecchiature all’avanguardia per salvaguardare i consumatori da spionaggio, intercettazioni e voyeurismo. Tutte queste azioni portano inevitabilmente all’installazione di malware e possono essere protette da un software anti-malware.

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Pubblicato da
Michele Ragone