Le batterie degli smartphone attuali sono molto diverse da quelle di alcuni anni fa. Infatti, lo sviluppo tecnologico, non riguarda solamente il funzionamento dei telefoni cellulari ma anche dei loro accessori. Le batterie di oggi, per esempio, permettono che il nostro dispositivo si ricarichi molto più velocemente e in modo più duraturo. Parliamo di una potenza di ricarica che può raggiungere i 200 w. Un grande passo in avanti se si considera che, solo qualche tempo fa, le prestazioni massime delle batterie raggiungevano presso a poco i 5 watt.
A tal proposito, si sono sviluppate posizioni contrastanti tra coloro che sostengono che le batterie rapide sono un grande punto di forza per gli smartphone attuali, in quanto ciò determina anche un aumento di tempo tra una ricarica e l’altra, e altri invece che ne evidenziano in particolar modo gli aspetti negativi.
Batterie rapide, perché evitarle
Infatti secondo alcuni studi condotti da alcuni ricercatori della Corea del Sud, le batterie a carica rapida, nel corso del tempo, manifestano un peggioramento delle prestazioni e una conseguente perdita di capacità. Inoltre, un eccessivo utilizzo potrebbe surriscaldare il dispositivo e nel peggiore dei casi causare un’esplosione interna.
Inoltre è stato riscontrato che le batterie a ricarica rapida generano ovviamente più calore, perché a rischio di surriscaldamento. Tutto ciò comporta anche un aumento delle emissioni di gas serra, dannosi non solo per la salute dell’uomo, ma principale causa di inquinamento ambientale.
Batterie rapide, come agiscono
Le batterie rapide funzionano in questo modo. Quando lo smartphone è scarico questo riceve immediatamente molta energia per la parte iniziale, dopo di che, una volta raggiunto un buon livello di carica da garantire il funzionamento e l’utilizzo del dispositivo, la batteria prosegue in maniera più moderata.
Si potrebbe pensare che lo sbalzo iniziale, così veloce e potente, possa mettere la batteria del nostro cellulare sotto stress e comportare a rapide variazioni di temperatura funzionando, secondo alcuni studiosi un po’ come una spugna, che assorbe tanta acqua inizialmente ma, dopo completamente satura, non riesce a trattenere più nulla.
Tuttavia sembra che questa non sia una preoccupazione a cui dare troppa importanza.
In quanto, le batterie rapide seguono un sistema ciclico, agiscono rapidamente sulla carica del cellulare per una prima fase iniziale, poi procedono moderatamente.
In questo senso il paragone con la spugna non regge più, poiché la batteria non termina tutta la carica in un’unica volta, quindi è in grado di assorbire altra energia senza troppi sbalzi, ma in maniera quanto più bilanciata.