Un ricercatore ha notato che le chiavi dei flussi criptati con il DRM di Google, utilizzate per proteggere i canali IP di Sky, erano in vendita su Telegram. Questa scoperta ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei servizi di streaming e sulla lotta alla pirateria.
Il ricercatore, identificato come Mark K, ha notato gruppi Telegram che offrivano in vendita chiavi di decrittazione che garantivano l’accesso gratuito al servizio NOW per la Germania, l’Inghilterra e l’Italia. Queste, vendute a 2000 euro, permettevano di accedere ai flussi video dei provider stessi, senza bisogno di utilizzare servizi IPTV illegali.
Mark K ha cercato di contattare Sky per segnalare la questione, ma non ha ricevuto risposta. Ha quindi deciso di pubblicare la scoperta sul repository GitHub di BSkyB
, ottenendo finalmente l’attenzione della pay TV. Tuttavia, nonostante la segnalazione, le chiavi di decrittazione sono rimaste invariate per diversi mesi. Questo caso solleva interrogativi sulla sicurezza dei servizi di streaming e sulla lotta alla pirateria. Se confermata, la scoperta di Mark K suggerisce che i pirati potrebbero aver trovato un modo per accedere ai flussi video direttamente dai server dei provider, bypassando le misure di sicurezza esistenti.La questione pone anche dubbi sull’efficacia dei DRM nel proteggere i contenuti digitali. Se le chiavi DRM possono essere facilmente acquistate e utilizzate per accedere ai contenuti protetti, questo potrebbe mettere in discussione l’efficacia di questi sistemi di protezione. Insomma, il caso evidenzia la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità da parte dei provider di servizi di streaming.